giovedì 31 agosto 2017
Formazione, le scuole e le accademie per le carriere nella moda
sabato 24 giugno 2017
Moda uomo: i rapper sono le nuove icone di stile
lunedì 27 febbraio 2017
Nasce a Modena la prima rivista sulla moda islamica
"La moda islamica applicata all'Occidente è oggi un fenomeno globale in forte crescita". Per questo nasce la Fashion Gallery Modest, l'ultima iniziativa editoriale della Publish For, una casa editrice modenese con sede a Bologna che si occupa di moda a livello mondiale.

Un progetto che ha l'obiettivo di conquistare i mercati internazionali della moda. Si tratta di una rivista semestrale che "rappresenta oggi l'unica pubblicazione cartacea attualmente esistente in tutta Europa dedicata alla Modest Fashion", dice la direttrice di testata Lidia Casari alla Gazzetta di Modena. La Modest Fashion è il nome con il quale viene definito l'abbigliamento islamicamente corretto che guarda alle tendenze occidentali. Non è un caso che la rivista sia nata proprio a Modena: nella provincia vivono circa 30mila musulmani e sono migliaia le ragazze di seconda generazione che, pur portando il velo, sperimentano un abbigliamento occidentale fatto di accessori, scarpe sportive, abiti con maniche lunghe, non trasparenti e non aderenti. L'intenzione, sottolinea Casari, è quella di "veicolare un modello di moda musulmana non omologata né luttuosa ma vivace e colorata, pur nel rispetto delle regole dell'Islam". La redazione del semestrale, che sarà ordinabile tramite internet all'indirizzo www.fashionfocusmag.com e si rivolge agli addetti ai lavori della moda più che ai clienti finali, è popolata da professionisti del modenese e si avvale della preziosa collaborazione con l’"Islamic Fashion Council" di Dubai, con "l'obiettivo di dare visibilità alle tendenze che arrivano dal Medio Oriente e dall'Asia dove le settimane della moda e le sfilate della Modest Fashion sono una realtà consolidata. Proprio secondo uno studio recente condotto dall'associazione degli industriali di Dubai, la moda islamica risulta essere uno dei settori commerciali in maggiore espansione nel mondo con un giro d'affari che arriverà a toccare i 330 miliardi di dollari entro il 2018 rappresentando così il secondo mercato mondiale dopo gli Stati Uniti. In Europa, dove il 6% della popolazione è di religione islamica, questa moda sincretica è nata con l'immigrazione in prevalenza araba e magrebina ma è grazie al fenomeno delle fashion bloggers musulmane, le hijabistas, le islamiche smart e casual-chic che ha acquisito visibilità: «Il nostro è un progetto lungimirante che guarda a un mercato dalle enormi potenzialità" conclude Lidia Casari. Un'inziativa che rappresenta un'opportunità per i produttori del tessile della zona colpiti dalla crisi: "È una straordinaria occasione di reinventarsi per le piccole e medie realtà del territorio".
Un progetto che ha l'obiettivo di conquistare i mercati internazionali della moda. Si tratta di una rivista semestrale che "rappresenta oggi l'unica pubblicazione cartacea attualmente esistente in tutta Europa dedicata alla Modest Fashion", dice la direttrice di testata Lidia Casari alla Gazzetta di Modena. La Modest Fashion è il nome con il quale viene definito l'abbigliamento islamicamente corretto che guarda alle tendenze occidentali. Non è un caso che la rivista sia nata proprio a Modena: nella provincia vivono circa 30mila musulmani e sono migliaia le ragazze di seconda generazione che, pur portando il velo, sperimentano un abbigliamento occidentale fatto di accessori, scarpe sportive, abiti con maniche lunghe, non trasparenti e non aderenti. L'intenzione, sottolinea Casari, è quella di "veicolare un modello di moda musulmana non omologata né luttuosa ma vivace e colorata, pur nel rispetto delle regole dell'Islam". La redazione del semestrale, che sarà ordinabile tramite internet all'indirizzo www.fashionfocusmag.com e si rivolge agli addetti ai lavori della moda più che ai clienti finali, è popolata da professionisti del modenese e si avvale della preziosa collaborazione con l’"Islamic Fashion Council" di Dubai, con "l'obiettivo di dare visibilità alle tendenze che arrivano dal Medio Oriente e dall'Asia dove le settimane della moda e le sfilate della Modest Fashion sono una realtà consolidata. Proprio secondo uno studio recente condotto dall'associazione degli industriali di Dubai, la moda islamica risulta essere uno dei settori commerciali in maggiore espansione nel mondo con un giro d'affari che arriverà a toccare i 330 miliardi di dollari entro il 2018 rappresentando così il secondo mercato mondiale dopo gli Stati Uniti. In Europa, dove il 6% della popolazione è di religione islamica, questa moda sincretica è nata con l'immigrazione in prevalenza araba e magrebina ma è grazie al fenomeno delle fashion bloggers musulmane, le hijabistas, le islamiche smart e casual-chic che ha acquisito visibilità: «Il nostro è un progetto lungimirante che guarda a un mercato dalle enormi potenzialità" conclude Lidia Casari. Un'inziativa che rappresenta un'opportunità per i produttori del tessile della zona colpiti dalla crisi: "È una straordinaria occasione di reinventarsi per le piccole e medie realtà del territorio".
lunedì 30 gennaio 2017
Moda primavera estate 2017: scarpe alte
GALLERIA
La moda primavera estate 2017 si prospetta davvero scoppiettante per la amanti delle scarpe alte, che potranno scegliere tra modelli e colori diversi a seconda di esigenze e gusti personali. Le tendenze più in voga saranno adatte ad abbinamenti anche audaci, sposando stili e nuance anche contrastanti. Le stacanoviste dei tacchi alti avranno a disposizione stiletti, zeppe e plateau per décolleté o sandali rigorosamente sopra i dieci centimetri, così da allungare la figura e ingentilire la camminata. “I tacchi alti fanno diventare una donna il 25% più dominante, il 50% più sicura di se stessa e il 100% più sexy”, diceva Marilyn Monroe. Perché faranno anche male, come continuano a ripetere i medici di mezzo mondo, ma continuano a essere i più amati dagli uomini e i più desiderati dalle donne. Fendi: il sandalo modello cross-over in pelle grigio azzurro con bordi neri ha una fascia decorata con fiori Flowerland multicolor, realizzati in pelle e borchie metalliche. Il tacco alto chunky è fasciato in pelle nera. Dior: la décolleté a punta si ispira alla stella portafortuna di Christian Dior. L’accessorio in metallo sottolinea la finezza del tacco emblematico della Maison. Il taglio delicato, unito al colore rosa cipria, rivela una dolce femminilità. Santoni: la maxi zeppa è ricoperta da un intreccio mignon nei toni del verde oliva, orchidea, bianco, nero e giallo ambra, una creazione davvero pregiata frutto dell’alta artigianalità di cui Santoni è uno dei portabandiere. Max Mara: i sandali lace up sono in pelle stampa pitone con dettagli in capretto lissato e lacci cross-over a contrasto. Il tacco sottile è alto 10 centimetri Valentino: sono in vitello nappato bianco le pump open-toe Valentino Garavani con plateau in vimini intrecciato. Il tacco largo è alto 12 centimetri. Il cinturino è regolabile alla caviglia. Sergio Rossi: camoscio rosa elettrico per il sandalo open toe con tacco alto e cinturino alla caviglia molto femminile, impreziosito da un sensuale dettaglio in metallo dorato sul tacco. René Caovilla: un sogno la décolleté in satin beige ricoperta da piccoli cristalli e motivo intrecciato sul collo del piede chiuso con fibbia laterale. Il tacco è a stiletto e la suola glitter. Marni: zeppa in vitello e in corda, con motivo tribale decorato in vernice. Il modello a incrocio ha cinturino alla caviglia e soletta interna imbottita e cucita. L’Autre Chose: il sandalo incrociato in canvas crome è color piombo, decorato con animazione flower paillettes. Il tacco largo, di 11 centimetri, è rivestito come la tomaia. Casadei: combinazione di colori forti incorniciano il piede in un elegante sandalo con cinturino alla caviglia, esaltati dal contrasto del tacco Tecno Blade oro, nuovo trend della stagione.
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